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PROGETTI |
- Gamma match
- Yagi 5 elementi per 27 MHz
- Miglioriamo il TR50/144
- Yagi 8 elementi
- Antenna QUAD
- R.O.S.
- Linea ideale
- Modifica l'ICOM
- BALUN 1,56:1
- Modifica per TH-G71e
- Attività mobile in 6mt.
- Programmatore di EPROM della famiglia 27Cxx
- Cancellatore di EPROM
- Alimentatore stabilizzato protetto 5A
- Rotori d'antenna
- Antenna Filare Windom per i 6 metri
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Gamma match |
Di larghissima diffusione il gamma
match è il sistema di adattamento d'impedenza più diffuso, preferito da molti
radioamatori per la sua semplicità. E' utilizzato quando il radiatore dell'antenna è di
unica dimensione e connesso a massa.
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Adattatore
a gamma match. |
Per la capacità necessaria
all'accordo è di 7 pF per ogni metro di lambda.
Esempio: per 28 MHz = 75 pF per l
pari a 10,70 m. Per cavo del tipo RG213, avente capacità di 97 pF per metro, la lunghezza
sarà 77,4 cm, in quanto:
97pF : 100 cm = 0.97 pF per cm;
0,97 ´ 77.4 = 75 pF.
Per la sezione adattatrice L =
0.045 l, per cui :
(V) 299.793 : (F) 28.000 MHz =
10,70 m. (l) 10,70 ´ 0.045 = 0.48 cm.
Il diametro della sezione
adattatrice deve essere compreso tra un quarto e metà di quello dellelemento
radiante. La distanza misurata tra le superfici dei due elementi deve essere di 0.007
lambda. La linea di alimentazione prevista per questo tipo di adattatore dimpedenza
è sbilanciata, ovvero si utilizza un cavo coassiale. Una versione più facile da
realizzare è quella che impiega un tratto di linea coassiale collegata tra la linea di
trasmissione ed il radiatore, mediante un ponticello mobile che serve a cercare il punto
di adattamento, facendolo scorrere lungo i due elementi paralleli. Unico difetto del gamma
match è la deviazione, in misura di una decina di gradi, del lobo dirradiazione
verso la direzione del lato corrispondente alla sua posizione di montaggio, oltre che ad
una leggera introduzione di reattanza induttiva, che si può eliminare accorciando
leggermente la lunghezza del radiatore. La realizzazione del gamma match di questa
versione è riportato in figura.
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Gamma
match. Versione con stub regolabile. |
In sostituzione dello schermo del
tratto di linea di accordo, si utilizza un tubo rigido per facilitare la taratura del
R.O.S. e per il mantenimento preciso della distanza S. Si utilizza quindi solo il
conduttore di una linea coassiale, saldando una sua estremità al centrale del connettore
dingresso e proteggendo la connessione con silicone adatto, ma si può anche
alloggiare il connettore su uno scatolino. Per tutta la sua lunghezza viene inserito nel
tuboschermo tagliato un po più lungo e di diametro appena agevole per
linserzione (8 mm. interno per centrale RG213). Il tubo, isolato in quel punto di
inserzione, deve essere fermato da una barretta di materiale non conduttivo. Praticamente,
come detto, si costruisce un breve tratto di linea, avente il tubo rigido in sostituzione
della garza del cavo che è flessibile, onde permettere una taratura agevole. Tra lo stub
e il radiatore viene posta una barretta metallica, scorrevole, per la ricerca del punto di
adattamento, che corrisponde al punto di minor R.O.S.. La distanza tra il tubicino e il
quarto di radiatore associato è di 0.007 lambda. Il diametro del tubicino dovrà essere
non inferiore ad 1/3 e non superiore ad 1/2 del diametro del radiatore. Queste regole sono
valide per radiatore avente impedenza dingresso di valore intorno a 25 ohm, e già
compensato per la presenza del gamma riducendone la lunghezza della risonanza. In presenza
di antenne aventi diversa impedenza, bisogna variare i parametri in modo sperimentale, e
quindi le condizioni su citate valgono quale riferimento generico. Solitamente però,
unantenna a più elementi viene calcolata per una impedenza intorno a 25 ohm (per
avere un guadagno buono ed un ottimo rapporto A/R) quindi non vi saranno problemi
rilevanti nel rispettare dette regole. Osservazioni: l'adattamento a gamma bilancia anche
il cavo coassiale di linea. Da tener presente che tale tipo di adattatore devia il lobo di
circa 15° verso la parte dove è posto.
73 de IK0ZIZ Giovanni
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YAGI
5 ELEMENTI PER 27.600 MHz di Giovanni Turco, IK0ZIZ |
CB, banda cittadina, un caro ricordo pionieristico
di molti OM, me compreso naturalmente (per la cronaca, lo pseudonimo
era Napoli 4). Più che di nostalgia, credo che un progettino del
genere sia di buon gradimento per uso pratico di parecchi OM, non
negate!. Questo progetto di antenna direzionale è un lavoro eseguito
pazientemente, con lausilio delle solite necessarie formule
e i comodi grafici tratti dalle pubblicazioni disponibili sul mercato
editoriale, non ultimo il libro del quale sono autore. Per una verifica
delle dimensioni ottenute, ho voluto utilizzare due ottimi programmi
per il calcolo di antenne Yagi... i risultati di ambedue sono stati
pressoché identici, e concordano pienamente con quelli ottenuti
col metodo cartaceo. Lantenna in questione ha impedenza di
ingresso di 50 W, quindi senza alcuna necessità di essere adattata
(figura 1). Il guadagno è ottimo, mediamente 8,30 dBd (10,45 dB
Iso). Il rapporto A/R (avanti/retro) supera i 22,5 dB su tutta la
banda. Il R.O.S. è inferiore a 1,04 :1 tra 27.4 e 27.8 MHz, e rimane
comunque sotto 1 : 1 su tutta la porzione di banda inferiore e superiore
allintervallo di frequenza indicato, mantenendo altresì sufficientemente
alto il rapporto A/R. Unica operazione necessaria è bilanciare il
cavo coassiale di linea, realizzando un choke con lultimo
tratto della linea stessa, come riportato in figura Il diametro
degli elementi è mediamente di 25 mm. ovvero, è possibile impiegare
sia un unico elemento in alluminio di quel diametro, sia di diametri
diversi, e specificatamente, a scalare, di 30, 25 e 20 mm. In figura
è riportata la distribuzione degli elementi di vario diametro, che
si potranno raccordare con dei raccordi facilmente realizzabili.
Lascio libera scelta del materiale isolante per costruire le piastre
di sostegno per elementi, che saranno realizzate sufficientemente
lunghe. Posizionata ad un'altezza di metri 5,40 il lobo presenta
una elevazione dellangolo verticale di 25° e, riferito a 0
dB, ha un guadagno di ben 12.56 dB. I grafici che seguono in coda,
sono la miglior verifica di quanto asserito. Naturalmente, come
di solito, piccole variazioni potranno rendersi utili o necessarie
sul luogo dellinstallazione, con laiuto di uno strumento
misuratore di R.O.S.. A questo proposito, benché la linea di trasmissione
possa essere di qualsiasi lunghezza, suggerisco di utilizzarne invece
in misura pari a multipli di mezza lambda (lunghezza donda),
per la giusta lettura del rapporto onde stazionarie al terminale
che giunge al tx. Inutile raccomandare (ai poco esperti) di mai
utilizzare corde metalliche per tirantare il palo di sostegno!

Dimensioni costruttive della Yagi 527-ZIZ.
73 de IK0ZIZ Giovanni
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MIGLIORIAMO IL TR50/144 di
Antonio Leoni, IW0EWD |
articolo di Giovanni Turco, IK0ZIZ
Non tutti hanno le tasche piene ed allora, a volte, è necessario
soddisfare le proprie ambizioni con rimedi poco dispendiosi per
la realizzazione di sistemi di trasmissione che ci interessano.
Per operare sulla "magicband"dei sei metri, ho optato
per un transverter applicato ad un ricetrasmettitore VHF all mode
della Yaesu, il modello FT290RII... questo passa il convento ! Il
transverter in questione è un TR50/144 (50-144 MHz), funzionante
in AM - FM - SSB, ed un foglio accluso lo descrive come un ottimo
apparato, grazie ad alcune soluzioni applicate al progetto. Piccole
modificazioni per migliorarne le prestazioni sono però possibili.
Quelle che seguono sono variazioni al progetto da me apportate,
ed il sistema è migliorato sensibilmente.
AGGIUSTAMENTO
STADIO ALIMENTATORE
Allaccensione,
in modo ricezione, ho subito notato uno strano ronzio, non dipendente però
dallalimentatore utilizzato. Esso si formava a monte dellingresso. Ho
rimediato a questo inconveniente inserendo, nei punti di connessione
dellalimentazione a 12 volt del transverter, due classiche induttanze VK200, usate
normalmente per il blocco RF di ritorno, ed un condensatore ceramico da 1.000 pF posto in
parallelo. Ho collocato questi tre piccoli componenti utilizzando i contatti e gli
ancoraggi del portafusibile da pannello (per il filtro del positivo) e le pagliette dei
connettori da pannello SO239 per la massa.
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Nello
schema : aggiunta Jaf VK200 e condensatore 1000 pF |
AGGIUSTAMENTO STADIO
TRASMETTITORE
Nel momento in cui ho iniziato a
trasmettere in SSB, mi si è presentato un problema più grave: la modulazione è
distorta, ma quel che è peggio la portante è instabile in frequenza.
Per la messa a punto di queste
anomalie operiamo come segue :
- Colleghiamo, al connettore di
antenna, un wattmetro terminante ad un carico fittizio.
- Selezioniamo, sullRTX VHF il
modo Cw e, tenendo premuto il tasto, ruotiamo il trimmer siglato RV2, che si trova vicino
alle due resistenze antinduttive di color verde, fino a leggere sul wattmetro
unuscita RF di circa 10 watt.
Per evitare un eccessivo
lavoro agli stadi di conversione, è bene non superare comunque i 15 w di potenza
duscita, ma ricordo che nel rispetto delle regole Ministeriali, la potenza massima
consentita per i possessori di licenza speciale è di 10 watt RF.
Con lausilio di un
frequenzimetro, mettiamo a punto la stabilità in frequenza.
Per prima cosa leggiamo la
frequenza di trasmissione, in CW. La lettura forse sarà giusta, ovvero leggerete 50.100
MHz trasmettendo a 144.100, ma per una buona stabilità consiglio di operare come segue:
- Individuate R14 (1000
¼ di w), e dissaldatene il terminale verso
C12, ed inserite poi una impedenza VK200 in serie. Praticamente un capo
dellimpedenza è da saldare al terminale della resistenza R14 prima liberato, e
laltro lato al posto vuotato del terminale stesso oppure insieme allisola ove
è saldato c11, il ché è più comodo.
- Individuate il quarzo, XT1
(31.300 MHz). Nei pressi, sul lato componenti, troverete una piazzola stagnata, collegata
al negativo dellapparato. Con un filo argentato ponticellate questo punto con il
contenitore del quarzo, evitando di riscaldarlo troppo.
Fatto ciò, aggiustate il valore
della frequenza agendo sul compensatore CV6, posto vicino al quarzo.
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Nello
schema il punto dove aggiungere la Jaf VK200 e il compensatore CV6. |
AGGIUSTAMENTO STADIO VOX
La commutazione Rx -Tx del
transverter avviene attraverso la sottrazione di una piccola porzione di energia RF del
condensatore C1 che, opportunamente raddrizzata e polarizzata, pilota la base del TR Q2
che, eccitato, pone in commutazione il gruppo di relé RL1+RL2.
Il problema che ho riscontrato in
questa parte di circuito è che trasmettendo in SSB, ad ogni breve pausa di modulazione,
il relé commutava in modo ricezione.
Figuratevi cosa succedeva quando
trasmettevo in cw: occorreva una velocità di trasmissione non inferiore agli 80 caratteri
al minuto, pena la commutazione in ricezione !
Per questo
"inconveniente", le soluzioni possibili sono una delle due che seguono.
- Sostituire il C9 con altro di 47 mF,
oppure aggiungerne un altro in parallelo del valore di 22 mF saldato sul lato rame, per
ottenere un tempo di rilascio uguale al doppio di quello previsto dal circuito. Una
soluzione che considero la più efficace, consiste nel pilotare la commutazione Rx-Tx
direttamente dal nostro ricetrasmettitore: sia in modo SSB che in CW si otterranno uguali
tempi nella commutazione. Le bobine di RL1 ed RL2 sono alimentate ai terminali con 12 volt
di tensione continua; il negativo è commutato da TR Q2.
- Saldate un capo di un filo guainato,
sul collettore del TR-Q2 (sul lato rame), e portatelo fino al pannello posteriore del
transverter. I possessori di un FT290RII potranno collocare un relé a cubetto
supplementare, (RLFT) con bobina da alimentare con 12 volt. Lo si potrà fissare sul
circuito stampato, tra il pannello posteriore e lo stadio finale di potenza (che ha un
dissipatore fatto con delle alette in alluminio).
- Laltro capo del filo che
avevate precedentemente saldato sul collettore del TR-Q2 lo saldate sui contatti di
scambio dellRLFT. Laltro scambio dellRLFT lo saldate, tramite un altro
filo con guaina, sulla paglietta dellSO239 (negativo), sulla quale salderete un
terzo filo che porterete sul negativo dellalimentazione della bobina RF.
- Il positivo di alimentazione per
lRLFT (che si commuterà nel momento di trasmissione), lo preleviamo dall FT
290RII. Separando il pacco batteria che è posto nella pare posteriore del
ricetrasmettitore, individuate le connessioni necessarie per il controllo
dellamplificatore dedicato (opzionale). Tra queste, di fianco allRCA per la RF
noterete tre contatti incassati in unasola. Su quello centrale, quando si passa in
TX, è presente una tensione di 12 volt: saldate lì un filo che poi farete passare nel
pacco batteria. Su di esso montate un jack female da pannello, e sul suo centrale saldate
quel filo. Unaltro filo, intestato ad un capo con un jack maschio, entro il quale
collocheremo in serie tra punta del jack e filo un comunissimo diodo 1N4007, servirà a
collegare, con laltro capo e saldato, il piedino della bobina RLFT. Non rimane, a
questo punto, che sconnettere il sistema VXO originale del TR50/144. Dissaldate il
condensatore C1.
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Schema
elettrico - Altri punti modificati. |
Potete anche aggiungere, se
volete, un led che segnali lo stato di trasmissione, collocandolo sul pannello. Per fare
questo, agite in questo modo:
Prelevate dallinterruttore
OFF/BYPASS-50 MHz (piedino centrale) con un filo guainato, la tensione che serve ad
alimentare il led inserendo, tra il piedino alimentato del led ed filo, una resistenza da
1 K - ¼ di watt. Il negativo lo
preleverete dal filo che si trova sullRLFT proveniente dal collettore del TR-Q2. Per
chi utilizza il TR50/144 predisposto con una presa di PTT esterno per il controllo remoto
di apparati esterni, dovranno verificare, in quel punto, se la tensione sia positiva o
negativa. Se essa è negativa, sarà possibile collegare il filo direttamente sul
collettore di Q2. Dallo schema elettrico si nota la presenza di uno schermo che protegge
un filtro: in realtà non cè. Lho creato con della vetronite doppia faccia.
Le misure per farlo sono: 30x30x85 mm. Le parti vanno saldate tra loro ai bordi dei lati,
e la scatolina che ne viene fuori si colloca lì dove dovrebbe essere. Precauzionalmente,
prima di poggiare lo schermo costruito, proteggete la parte inferiore della scatolina
appena fatta con del nastro isolante, per evitare che venga a contatto con il circuito o
qualche componente, poi collegatela ad una piazzola di massa attraverso un tratto di garza
recuperato da un cavo coassiale.
Grazie per lattenzione.
73 de IK0ZIZ Giovanni
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">06m8e-ziz
- YAGI 8 elementi
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50.000 50.075 50.150
8 elementi, diametro millimetri 22.0
DISTANZA
ELEMENTI
(m,cm,mm) |
LUNGHEZZA
ELEMENTI
(m,cm,mm) |
0.000.0
0.622.0
1.108.1
2.333.6
4.079.9
6.229.4
8.423.3
10.160.0 |
2.982
m.
2.854 m.
2.716 m.
2.648 m.
2.586 m.
2.524 m.
2.561 m.
2.475 m. |
YAGI 06M8E-ZIZ -
note tecniche:
Frequenza: 50.000-50.150 MHz
Boom : m. 10,16
Impedenza: 28 ohm
Guadagno : 13,25 dBi (11,11 dBd)
Rapp. F/R: >28 dB
Angolo H : 40° a -3 dB
Angolo V : 35° a -3 dB
Questa antenna prevede
elementi in alluminio anticorodal del diametro di 20 mm.
Quello del boom può essere compreso tra 40 e 50 mm., e consiglio di tirantarlo con
adeguata corda (in fibra) da ancorare tra le sue estremità ed il master.
Tutti gli elementi sono considerati isolati.
Il rapporto F/R è maggiore di 28 dB, e il R.O.S., su tutta la porzione di fre quenza è
di 1,8:1.
L'adattamento, per ottenere un R.O.S. di 1:1, può essere effettuato inserendo, tra
l'ingresso e le linea, un adattatore di impedenza del valore di 35 ohm, che potete
facilmente realizzare con due quarti d'onda di cavo coassiale tipo RG11, di lunghezza
ognuna uguale a 99 centimetri, posti paralleli tra loro.
Il guadagno del sistema è di 13.25 dBi (11.11 dBd).
Buon lavoro!
73 de Giovanni, IK0ZIZ
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ANTENNA QUAD 26M-ZIZ
di Giovanni Turco IK0ZIZ |

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S = 48 cm. Riflettore=
4x155 cm.
Radiatore= 4x148 cm.
Altezza dal suolo= 450 cm. |
Distanza dal suolo 1,87 m. oppure 4,50 per una
mutua impedenza costante. Si può anche tenere a distanze diverse, quelle indicate sono le
ottimali per Chi non può installarla più in alto.
Caratteristiche tecniche:
Guadagno........................ >7 dB
Inpedenza (Zin)............ 50 ohm
Angolo dirradiazione... primo a 20° -
secondo a 65° ad altezza di m. 4,50
Rapporto F/R................ 20 dB medi
La linea di trasmissione sia una lunghezza multipla
di 1/2 lambda (1,98 m.). Naturalmente i loops devono essere sostenuti da supporti non
metallici (magari solo il primo tratto collegato direttamente al boom. Per migliorare
ulteriormente il rendimento, si può interrompere il lato basso del riflettore comè
nel radiatore, e proseguire verso il basso per circa un metro. Tarare poi la lunghezza con
uno stub, in modo da ottenere il segnale di ricezione minimo da una stazione che trasmette
verso il riflettore (al contrario che nelluso normale).
Buon lavoro e tanti dx!
73 de IK0ZIZ Giovanni
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Misura
del R.O.S. e lunghezza della linea |
Se l'antenna, presenta al suo ingresso
unimpedenza uguale a quella della linea di tra smissione, in essa non si formano
onde stazionarie. Si ha quindi, un adattamento generale perfetto con il massimo
trasferimento di energia dal trasmettitore della stessa impedenza duscita verso il
carico, che la irradia tutta. Impiegando una lunghezza qualsiasi di linea ed inserendo un
buon ponte di impedenza al suo ingresso, oppure in qualunque altro punto, si leggerà
sempre limpedenza del carico, come fosse misurato ai suoi morsetti d'ingresso.
Inserendo un R.O.S.metro in qualsiasi punto, si leggerà un R.O.S. di 1 :1. Tutto ciò
considerando l'antenna libera da ogni ostacolo e con linea senza perdite. Nella linea
reale invece, ed in presenza di R.O.S., dovranno considerarsi le perdite dichiarate dal
costruttore che dovranno essere calcolate a seconda del punto di lettura, partendo dal
carico.

In qualsiasi punto si effettui la misura
dellimpedenza di una antenna quando essa è accordata alla linea, la lettura sarà
sempre reale. Se però l'antenna dovesse aver modificato limpedenza per motivo
intervenuto in seguito all'installazione e quindi ci si venisse a trovare nella condizione
che il valore di ROS. sia divenuto diverso, maggiore di 1 : 1, possiamo ugualmente leggere
il valore dellimpedenza alla terminazione di essa verso il trasmettitore, se a
partire dal carico, la linea è lunga mezza lunghezza d'onda elettrica della frequenza di
lavoro o multipli.

Quando lantenna non è della stessa
impedenza della linea, per leggerne il valore giusto bisogna effettuare la misura a
distanza di mezzonda elettrica da essa. Ricordo che, per lunghezza elettrica di cavo
s'intende quella determinata dalla lungnezza fisica intera sottratta la parte pari al
fattore k (velocità di propagazione del mezzo) dichiarato dal costruttore. Con una linea
di lunghezza casuale possiamo quindi sapere, usando un ponte dimpedenza, solo che
nel punto di connessione al TX l'impedenza è variata, ma non possiamo conoscere il mutato
valore che il carico presenta al suo ingresso. La cifra di R.O.S., in qualsiasi punto
della linea rimane invariato per ogni valore di disadattamento sopravvenuto (o già
esistente) tra antenna e linea, poiché esso dipende solo, esclusivamente, dal valore del
solo carico (antenna). Bisogna precisare che, se la lunghezza della linea viene variata,
siccome in presenza di ROS. essa opera una trasformazione dimpedenza, si può
trovare e misurare con un impedenzimetro, un punto che sadatti ad un valore
dimpedenza visto diverso, più gradito ai finali del trasmettitore, ma solamente in
quel punto, fermo restando che il R.O.S. rimane sempre della stessa entità, invariato su
tutta la linea, in ogni suo punto diverso da quello di adattamento "virtuale" e
fino all'ingresso dell'antenna. Questo tipo di adattamento è possibile poiché, la linea
coassiale è composta da R-L-C (resistenza e reattanza in serie, e quest'ultima può
essere capacitiva o induttiva, a seconda della lunghezza della linea, ovvero del tipo di
reattanza del punto dingresso al tx, essa si associa con quel valore alla impedenza
dell'antenna, illudendo lo stadio finale... adattamento artefatto, inutile se fatto per
ottenere il massimo trasferimento della radiofrequenza allantenna. Alcuni si
domanderanno allora il motivo per cui la lettura del R.O.S. varia quando si opera il
famoso "tagliuzzamento", nel tentativo di "tarare lantenna".
Questo rimedio, che molti ancora credono risolutivo, non lo è affatto! I motivi
della variazione del R.O.S. sono diversi, e consistono nella vicinanza di altri oggetti
metallici che si trovano in prossimità dell'antenna: introducono in essa una reattanza,
modificandone la caratteristica dimpedenza resistiva. Il più comune dei casi è
proprio lo stesso cavo coassiale di linea, ovvero la sua garza. Capita spesso, infatti,
che l'antenna si accoppi in modo induttivo al tratto più vicino ad essa, ed introduca,
lungo la parte esterna dello schermo, della corrente che raggiunge il ROSmetro: ne fa
variare la lettura.

Quindi, tagliuzzando la linea il R.O.S.
varia, ma solo perché la calza, accoppiata all'antenna è divenuta parte integrante di
essa, modificandone l'impedenza. Per ovviare a questo inconveniente, e ad evitare che la
calza del cavo irradi, (pur dandoci lo strumento di misura del R.O.S. valori reali in
quelle condizioni), per evitare insomma che l'antenna funzioni in modo anomalo ed ottenere
la misura della vera impedenza, e dunque anche del R.O.S. della sola antenna, è bene
prendere un paio di precauzioni:
- porre la linea a 90° rispetto all'antenna per il
tratto più lungo possibile.
- inserire tra l'ingresso e la linea, un balun del
tipo corrente, un isolatore di linea (è una impedenza di blocco alla RF in serie alla
calza del cavo).
Con un balun in serie alla linea Il R.O.S. non
varierà più e la misura sarà attendibile. Per conoscere la potenza irradiata bisognerà
sempre tener conto della perdita d'inserzione della linea.

In conclusione, il motivo di convenienza di
calcolo della mezza lunghezza d'onda e multipli della linea di trasmissione, è di poter
operare un monitoraggio continuo del valore di impedenza dellantenna, standosene
comodamente in stazione altrimenti, buone scalate! Dovrete raggiungere il connettore
d'ingresso dell'antenna, per poterla misurare. Impedenzimetri di buona qualità si possono
autocostruire, ma anche in commercio ve ne sono molti sufficientemente attendibili ed a
costi raggiungibili.
73 de IK0ZIZ Giovanni
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>Linea
ideale per antenna multibanda |
Abbiamo visto che è sempre conveniente
utilizzare una linea di trasmissione calcolata alla frequenza di lavoro per i motivi di
misurazione appena descritti. Le frequenze assegnate ai radioamatori sono, a partire dalla
più bassa, tutte di cifra doppia tra esse... più o meno. Se utilizziamo unantenna
multibanda e impieghiamo una sola linea pari a multipli di l ½ della frequenza più
piccola, essa sarà di lunghezza pari a multipli di quelle più grandi. Sarà quindi
possibile effettuare misure dimpedenza sulla terminazione di linea in stazione. Ciò
non è vero però per la banda dei 15 metri, la cui frequenza centrale è di 21.225 MHz,
che non è doppia di 14.175 o metà di 28.300, frequenze di centro banda dei 20 e 10 M. Se
allora volessimo utilizzare ununica linea di trasmissione per le antenne multibanda,
la soluzione è quella di scegliere delle lunghezze come dalla tabella che segue. Il cavo
di trasmissione che ho preso in considerazione è l'RG213, che ha il fattore K 0,66 del
quale ho già tenuto conto. Le frequenze sono quelle classiche di unantenna tribanda
diffusamente utilizzata.
n. l ½ |
Fq 28.300 |
Fq 21,225 |
Fq 14.150 |
n. l ½ |
Fq 28.300 |
Fq 21,225 |
Fq 14.150 |
1 |
3,495 |
4,660 |
6,990 |
15 |
52,437 |
69,920© |
104,870 |
2 |
6,991 |
9,320 |
13,980¨ |
16 |
55,933· |
74,580 |
- |
3 |
10,487 |
13,980¨ |
20,970 |
17 |
59,428 |
79,240 |
- |
4 |
13,983¨ |
18,640 |
27,970§ |
18 |
62,924© |
83,900ª |
- |
5 |
17,479 |
23,310 |
34,960 |
19 |
66,420 |
88,560 |
- |
6 |
20,975 |
27,970§ |
41,950» |
20 |
69,916 |
93,220 |
- |
7 |
24,471 |
32,630 |
48,940 |
21 |
73,412 |
97,880 |
- |
8 |
27,966§ |
37,290 |
55,930· |
22 |
76,908 |
102,540 |
- |
9 |
31,462 |
41,950» |
62,920 |
23 |
80,403 |
- |
- |
10 |
34,958 |
46,610 |
69,910© |
24 |
83,900ª |
- |
- |
11 |
38,454 |
51,270 |
76,900 |
25 |
87,395 |
- |
- |
12 |
41,950» |
55,930· |
83,900ª |
26 |
90,891 |
- |
- |
13 |
45,445 |
60,590 |
90,890 |
27 |
94,387 |
- |
- |
14 |
48,941 |
65,260 |
97,880 |
28 |
97,882 |
- |
- |
Le lunghezze evidenziate rispettivamente dai
simboli uguali sono multiple di l ½ buone per tutte
e tre le frequenze considerate. In particolare si noti che, anche se non di frequenza
armonica, la lunghezza di linea per la banda dei 15 metri è pari a quella dei 10 e 20
metri ad ogni multiplo di 1,5 l . Variazioni di
frequenza e quindi di lunghezze, rispetto alle cifre indicate, sono ammesse entro il 2,5
%. Con tabella che segue fissiamo le lunghezze adottabili per tutte le bande HF
Fq : |
1.825 |
3.650 |
7.050 |
14,150 |
21,225 |
28,300 |
lunghezza in metri |
n. l½ |
- |
- |
1 |
2 |
3 |
4 |
13,980 |
" |
- |
1 |
2 |
4 |
6 |
8 |
27,970 |
" |
- |
- |
3 |
6 |
9 |
12 |
41,950 |
" |
1 |
2 |
4 |
8 |
12 |
16 |
55,930 |
" |
- |
- |
5 |
10 |
15 |
20 |
69,910 |
" |
- |
3 |
6 |
12 |
18 |
24 |
83,900 |
" |
2 |
- |
7 |
14 |
21 |
28 |
97,880 |
Anche le frequenze V-UHF sono in armonia con
le lunghezze riportate, ma antenne per le HF che comprendano anche un sistema radiante per
quelle bande non sono usuali, a meno che non utilizziate una di quei radiatori commerciali
apparsi di recente sul mercato, che in qualche modo, dicono, si adattano a frequenze
comprese tra 2-3 e 200 MHz.
73 de IK0ZIZ Giovanni
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BALUN 1,56:1 di Giovanni Turco, IK0ZIZ |
Capita che ci si trovi a dover
adattare un carico che presenti una impedenza di 75-78 W ad una linea di 50W,
come nel caso di un dipolo con angolo di 180° a mezz'onda. Il progetto in figura tratta
di un balun 1,56:1 posto in serie ad un balun 1:1 .
E' composto da quattro spire
pentafilari avvolte su torroide in ferrite di diametro esterno 3,8 cm e permeabilità 250.
La spira 7-8 è in Thermaleze n. 14H. le altre quattro in Thermaleze n. 16H.
Il balun 1:1 è formato da 11 spire bifilari di Thermaleze n. 14H avvolte su torroide di
ferrite di diametro esterno 6,1 cm e permeabilità 250.
Un filo è ricoperto con guaina teflon. Si ottiene così una impedenza caratteristica
molto prossima a 75W, valore ottimale.
Adattando un cavo a 50W ad un carico di 75W, si noterà che il rapporto di trasformazione d'impedenza è
letteralmente piatto da 1,5 a 40 MHz.
La potenza applicabile è molto prossima a 1 kW.
Il balu 1:1 d'impedenza 75 W da solo cosituisce un eccellente
trasformatore di isolamento per la linea a 75W
mentre il balun 1,5:1 da solo è un ottimo adattatore di impedenza tra la linea a 50Wed una a75 W.
73 de IK0ZIZ Giovanni
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Modifica per il KENWOOD TH-G71E by HB9OAE |
Nuovo ricetrasmettitore palmare VHF/UHF a
doppia banda Tastiera illuminata e memoria alfanumerica Menu' di sistema Un ulteriore
aiuto all'operatore e' fornito dal menu' di sistema in grado di controllare con facilita'
tutte le funzioni disponibili. Potenza e prestazioni elevate Grazie all'antenna dalle
elevate prestazioni, e' in grado di erogare fino a 6 W (VHF) 5,5 W (UHF) con alimentazione
diretta a 13,8 V cc. E' inoltre possibile regolare la potenza RF su 3 livelli. 200 canali
multifunzioni In ogni canale e' possibile registrare tutti i valori di frequenza, shift,
dicitura alfanumerica. CTCSS encoder/decoder di serie. MIL STD810E rispondente alle severe
norme MIL STD810E. memorie DTMF , e' possibile memorizzare l'apparato tramite PC. APO
funzione di autospegnimento. TIMER di fine trasmissione. Circuito economizzatore di
batteria.
PREZZI:£.730.000 da www.radiosystem.it , da www.radaufunk.com SFR. 440.
MODIFICA
Esiste una modifica unica che provvede ad allargare la banda operativa sia in ricezione
che in trasmissione per il TH-G71. Occorre aprire l'apparato facendo attenzione al flat
cable che trattiene la parte frontale con quella posteriore, nella parte frontale,
all'interno, individuare un ponticello di filo verde (di solito) situato nell'angolo del
circuito stampato in basso a destra. Richiudere l'apparato eseguire un reset ed ora é
pronto per trasmettere: 136/174 e 400/470 mHz e ricevere : 118/136 in AM 320/400 800/950
FM.
Buon divertimento e 73s' de hb9oae@uska.ch maico.
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ATTIVITA MOBILE IN MAGIC BAND ! by HB9OAE |
Cari seimetristi, riguardo
all'impiego su mezzo mobile, per gli apparati non c'è che l'imbarazzo della scelta
(tenuto conto della disponibilità monetaria), ma per l'antenna come si fa? Scartate le
direttive (per ovvi motivi) rimangono le verticali. Commercialmente non mi risulta che ci
sia nulla di dedicato, almeno facilmente acquistabile in Italia, ma ecco venirci in aiuto
le antenne nate per la banda civile dei 43 MHz (da 43.300 a 43.7875 in 24 ch). Queste
antenne, se in configurazione ¼ lambda full size, sono lunghe 1.65 m circa, quindi
scorciandole di 25 cm risuonano perfettamente in 6 metri. Se la configurazione è diversa
ed è presente una bobina di carico, cercate quelle più lunghe possibile, per avere il
miglior rendimento (attenzione, non acquistate quelle cortocircuitate alla base perché
difficili far risuonare in 50) e accorciate lo stilo un cm per volta fino ad ottenere il
miglior ros. Da prove fatte la massa metallica di una vettura è più che sufficiente ad
assicurare un rendimento dignitoso ed un basso ROS, soprattutto se l'antenna è montata a
tetto (curate il contatto di massa, mi raccomando). Anche il montaggio su base magnetica,
molto più indolore per la carrozzeria della vettura, può essere una valida soluzione,
purché si scelga una base magnetica sufficientemente grande. A proposito, occhio a non
eccedere con la velocità perché si possono staccare! Per chi ha già un'antenna per i
144 e/o i 430 MHz, se questa non è cortocircuitata o ha bobine di carico alla base, lo
stilo può essere tranquillamente sostituito con uno stilo di ricambio per antenne CB da
mobile. Sono degli stili d'acciaio armonico lunghi oltre i 1.45 m a noi necessari e con
10kl ad una fiera Vi passa la paura. Poi c'è da dire, e questo vale per la configurazione
¼ lambda = 1.45 m, che una simile antenna risuona anche in 144 (3/4 lambda) con ros 1.5
circa ed anche in 430 (9/4 lambda) con ros entro 2, ancora perfettamente valide per il
traffico fm diretto o via ripetitore. Il problema è che ti scambiano per un CB !
Personalmente uso uno stilo ex CB montato su base magnetica della Sirtel (nata per i 144),
e con una simile configurazione più il fido 706, all'inizio dello scorso giugno, in /6
(Pineto, dalla spiaggia), ho lavorato in una settimana (12 ore totali di radio), 26
country (vedi foto dell'antenna). La scorsa primavera nelle stesse condizioni ho collegato
anche, ma in Perugia, ZS, 3C5, TZ, 7Q7, in un pomeriggio in cui la tep tirava! Infine c'è
da dire che una simile antenna è perfetta per i qso in fm che, ricordo, vanno fatti oltre
i 50.500. Scritto da IWORGN per le norme italiane , HB9OAE ha levato solo la parte legale
che non ci interessa in HB9 , esempio larghezza della banda , potenza (100 Watt ERP) ecc.
DIPOLO FILARE o
RIGIDO.

La misura di metri
1.43 (x braccio) vale anche per un dipolo , meglio tagliare a 1.50 poi controllare il ros.
Buon divertimento e 73s' de hb9oae@uska.ch maico.
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Antenna Filare Windom per i 6 metri by HB9OAE |
Questa antenna é stata costruita presso la sede del Radio Club Tera.
Antenna di tipo filare che ben si presta all'uso in 6 metri , grazie al disegno asimmetrico questa e offre una
copertura molto estesa.
L'impedenza caratteristica è di 50 ohm . guadagno ca. 1 dbd.
Misure: Polo freddo un 1/4 d'onda , Polo caldo multipli dispari di un 1/4 d'onda.
Questa antenna può essere installata in due modi:
1) a "V" invertita; il punto centrale è il punto più alto, e i due semidipoli scendono a circa 45°. Con questo tipo di installazione l'antenna ha il rendimento nella direzione
(e retro)
dove è orientato il lato lungo.
2) orizzontale; questa è la configurazione classica del dipolo, e anche in questo tipo di installazione l'antenna
"sente" in modo migliore la direzione dove è orientata , ha un diagramma d'irradiazione a quadrifoglio.
Ringrazio in particolare HBFBL , 9FBM e 9OAU.
LUNGHEZZA CAVO Questa formula mi é stata passata da Vittorio IK2EYL.
300 : frequenza x 0,66 x numero dispari
 Questa é la mia stazione in QSY.
73 de hb9oae
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--Associazione |
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--Radio |
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--Computer |
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--Legislazione |
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